Come ha raccontato la moglie del giornalista, Irina, nella casa tutto è stato "rivoltato, tirato fuori tutti gli scaffali e i tavoli sono stati rotti". Allo stesso tempo, la porta era chiusa a chiave.
"Non credo sia stata una perquisizione in quanto questa è già stata condotta, tutti i luoghi sono stati controllati, tutto è avvenuto abbastanza accuratamente" ha detto Irina. Secondo lei questo è stato fatto da comuni ladri oppure dai "nazionalisti, che amano creare problemi ovunque".
La donna lo ha saputo dall'avvocato che le ha mandato una foto. La stessa Irina l'ultima volta è stata nell'appartamento 10 giorni fa dopo che per questioni di sicurezza ha deciso di andarsene in Russia. Il giorno prima della sua partenza nella notte qualcuno ha suonato a lungo al citofono, ma non ha aperto.
Il direttore di Mia Rossiya Segodnya Dmitry Kiselev ha definito l'avvenimento un banale svaligiamento.
Il capo redattore Kirill Vyshinsky è stato arrestato a Kiev, la mattina del 15 maggio vicino casa sua, di notte è stato trasferito a Kherson. Il giornalista è sospettato di tradimento e di sostenere le repubbliche autoproclamate del Donbass. Rischia fino a 15 anni di reclusione. Secondo la moglie del detenuto, ha problemi di salute e non può fare a meno dei farmaci. Ora perquisizioni sono state effettuate anche all'ufficio di rappresentanza di Ria Novosti a Kiev e a casa di alcuni dipendenti, 47 persone sono state chiamate per essere interrogate. Dopo due giorni la corte di Kherson ha deciso di mettere il giornalista in carcere senza diritto di cauzione per 60 giorni. La difesa intende protestare contro questa decisione.
l Cremlino ha condannato fermamente l'azione dell'Ucraina, promettendo di prendere misure di ritorsione. Mosca ha inviato a Kiev alcune note di protesta con la richiesta di fermare la violenza contro i rappresentanti dei media. L'OSCE ha espresso grave preoccupazione in relazione alle azioni delle autorità ucraine. La detenzione del giornalista, inoltre, è stata condannata dall'organizzazione internazionale "Reporter senza frontiere". Venerdì nel centro di Mosca, di fronte all'ambasciata dell'Ucraina ci sono state azioni a sostegno dei giornalisti di Ria Novosti e Ria Novosti Ucraina, hanno partecipato più di 200 persone.
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