Nella giornata di ieri Boris Babin, inviato speciale della presidenza ucraina per la Crimea, ha riferito ad un media locale che i delfini militari ucraini in Crimea rifiutavano il cibo dopo che la penisola è entrata in Russia, per questo sono morti.
Kiev cerca di cancellare il suo atteggiamento negligente nei confronti degli animali: per la mancanza di fondi per il loro sostentamento, gran parte dei delfini sono stati venduti in strutture private, ha detto Belik.
"Dal 1995 al 2014 i delfini militari che dopo il crollo dell'Urss si trovavano in Ucraina, sono stati usati in delfinari privati e non sono stati più addestrati per operazioni militari", ha aggiunto.
"Senza alcun dubbio non si può parlare di patriottismo dei delfini ucraini, perché con l'Ucraina l'unità speciale di delfini "aveva sostituito le spade con gli aratri" e non si occupava più di operazioni militari, ma esclusivamente di eventi di natura commerciale", — ha concluso il deputato russo.
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