Rispondendo alle domande dei parlamentari, ha osservato che "possiamo far fronte fino alla fine dell'anno prossimo".
"All'inizio di questo periodo, posso assicurarvi che prenderò provvedimenti. Non manterrò la carica se non intraprenderò azioni" ha detto Jagland.
Il conflitto tra Mosca e Strasburgo si è aggravato tra il 2014-2015, quando i parlamentari russi sono stati privati di una serie di diritti a causa della loro posizione sulla Crimea. Mosca ha ripetutamente proposto soluzioni per uscire dalla crisi, compresa l'idea di rafforzare l'inammissibilità delle sanzioni contro le delegazioni nazionali. L'APCE però non ha reagito in alcun modo a questa proposta.
Alla fine di giugno dello scorso anno, il conflitto si è intensificato. Mosca ha congelato parte dei contributi finanziari al bilancio del Consiglio d'Europa fino a quando i poteri della delegazione nell'APCE non verranno completamente ripristinati. Nonostante la sospensione dei pagamenti, la parte russa ha continuato a lavorare sulla ratifica dei documenti.
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