Secondo un sondaggio di Sputnik Opinioni, condotto dalla compagnia Ifop per l'agenzia e radio Sputnik:
la maggior parte dei tedeschi (68%), italiani, americani (60%), francesi (57%) e britannici (54%) ritengono che Google e Facebook usano degli algoritmi per manipolare le informazioni in favore di alcuni punti di vista politici.

- Francia: 1.004
- Germania: 1 015
- Italia: 1.009
- Gran Bretagna: 1,001
- USA: 1000
- La maggior parte dei tedeschi (68%), italiani, americani (60%), francesi (57%) e britannici (54%) ritengono che Google e Facebook usano degli algoritmi per manipolare le informazioni in favore di alcuni punti di vista politici.
- In Francia e la gioventù è più incline delle vecchie generazioni a credere alla manipolazione delle informazioni da parte di Google e Facebook: in Francia il 62% tra quelli sotto i 35 anni rispetto al 55% tra quelli di età superiore ai 35 anni (in particolare il 67% dei giovani di 18-24 anni concorda sul fatto che le aziende manipolino le informazioni); negli Stati Uniti il 71% degli intervistati al di sotto dei 35 anni, contro il 55% di quelli con meno di 35 anni.
- In Italia e nel Regno Unito, al contrario, è più spesso la generazione più anziana a credere nella manipolazione di informazioni da parte di Google e Facebook: in Italia, il 62% di quelli con più di 35 anni contro il 53% di quelli sotto i 35 anni; in Gran Bretagna, il 56% di quelli di età superiore ai 25, contro il 43% tra i giovani di 18-24 anni.
- In tutti i paesi, le persone che hanno ricevuto un'istruzione superiore condividono più spesso il parere che Google e Facebook manipolino le informazioni: in Francia, il 71% delle persone con istruzione superiore crede che ci sia la manipolazione, contro il 44% tra i non diplomati specializzati e il 56% dei detentori di laurea triennale; in Germania il confronto è del 76% degli intervistati con istruzione superiore rispetto al 66% di quelli con istruzione secondaria e il 57% con istruzione primaria; in Italia, il 64% contro il 59% e il 49%; nel Regno Unito: 69% contro 49% e 39%; negli Stati Uniti, il 74% contro il 51% e il 53%.
Francia
- I parigini credono più spesso alla manipolazione delle informazioni da parte di Google e Facebook (61% contro il 56%).
- Gli esponenti di destra sono più inclini di quelli di sinistra a credere che Google e Facebook utilizzano algoritmi per manipolare le informazioni in base a un particolare punto di vista politico (64% contro 58%).
Germania
- A Berlino e nella Germania occidentale, più spesso che in quella orientale, credono alla manipolazione delle informazioni delle aziende di IT (70% e 68% rispetto al 62%).
- I sostenitori delle opinioni di sinistra sostengono più questa idea rispetto ai simpatizzanti di destra (75% vs 68%).
Italia
- I cattolici credono di più alla manipolazione delle informazioni rispetto a protestanti o evangelici (59% contro 35%).
Regno Unito
- A Londra, più che in altre regioni, le persone credono alla manipolazione (63% contro il 50% nelle regioni centrali, il 53% nell'est dell'Inghilterra e in Galles, Scozia e Irlanda del Nord).
- Protestanti o evangelici sostengono più spesso questa idea rispetto ai cattolici (64% contro il 55%).
Stati Uniti
- Coloro i quali hanno un reddito superiore ai $75.000 hanno più spesso dichiarato di credere alla manipolazione delle informazioni delle aziende di IT rispetto a quelle il cui reddito è inferiore a $75.000 (67% contro il 56%).
- Negli Stati Uniti occidentali e meridionali è più probabile trovare persone d'accordo con l'idea che le aziende tecnologiche utilizzano algoritmi per la manipolazione delle informazioni a favore di punti di vista politici rispetto agli USA nord-orientali e centro-occidentali (64% e 61% vs. 57%).
Il sondaggio è stato condotto per Sputnik News dalla più antica società francese di sondaggi d'opinione in Francia, dal 20 al 27 settembre 2017 in Francia, Germania, Gran Bretagna e Polonia. Il campione rappresenta la popolazione per sesso, età e geografia. L'errore di campionamento massimo per i dati dell'intero paese è intorno al 3,1% con un livello di affidabilità del 95%.
Il campione rappresenta la popolazione per sesso, età e geografia.
L'errore di campionamento massimo per i dati dell'intero paese è intorno al 3,1% con un livello di affidabilità del 95%.
Informazioni sul progetto Sputnik Opinioni
Il progetto internazionale sullo studio dell'opinione pubblica è stato lanciato a gennaio 2015. I partner del progetto sono le note società di ricerca Populus, Ifop e forsa. Nell'ambito del progetto Sputnik Opinioni vengono regolarmente condotti sondaggi di opinione pubblica in Europa e negli Stati Uniti sulle questioni sociali e politiche più rilevanti.
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