"Quando i nostri presidenti hanno parlato al telefono, Trump ha proposto di tenere il primo incontro a Washington, alla Casa Bianca", ha detto l'assistente presidenziale.
Ushakov ha ammesso che dopo il colloquio telefonico del 20 marzo tra i due presidenti non è stata avviata alcuna discussione specifica sulla preparazione dell'incontro. Questo è stato dovuto soprattutto ai fatti sorti nel frattempo, ovvero l'espulsione dei diplomatici, e non per rinuncia da una delle due parti.
"Non c'è stato il tempo di discuterne… sono passati solo dieci giorni", ha spiegato.
Lo scorso 4 marzo a Salisbury, Regno Unito, sono stati avvelenati l'ex spia russa Sergey Skripal e sua figlia Julia. Londra ha accusato Mosca della responsabilità dell'accaduto. In seguito ai fatti di Salisbury il Regno Unito, molti paesi UE, gli Stati Uniti, il Canada, la Norvegia e l'Ucraina hanno espulso i diplomatici russi.
Il 26 marzo l'amministrazione Trump ha ordinato l'espulsione di 60 diplomatici russi e la chiusura del consolato russo di Seattle. Come risposta speculare Mosca ha espulso i diplomatici statunitensi e chiuso il consolato USA di San Pietroburgo.
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