A metà febbraio la Casa Bianca ha accusato la Russia di aver creato il virus NotPetya che ha attaccato i computer di diversi paesi a giugno 2017, colpendo di più l'Ucraina. Accuse analoghe sono state mosse contro la Russia dal Ministro di stato per il Commonwealth e le Nazioni Unite, Lord Tariq Ahmad e dal governo dell'Australia.
"Non vediamo alcuna traccia russa. C'è una traccia ucraina, perché il virus si è diffuso attraverso il sistema ucraino M.E.Doc" ha detto Nikiforov. Alla domanda se ci fossero motivi per accuse contro la Federazione Russa, il ministro ha risposto: "No, certo".
"Questo virus potrebbe essere stato programmato da chiunque, perché è realizzato infatti da due componenti, che i media occidentali hanno definito come parte di armi informatiche sviluppate dalla NSA, evidentemente frutto di una fuga di dati, o meglio erano disponibili per libero accesso. Con queste componenti è stato creato questo virus ed è stato distribuito, dopo di che ci hanno accusato", ha aggiunto Nikiforov.
Il Cremlino ha in precedenza respinto categoricamente le accuse di coinvolgimento della Russia negli attacchi hacker, considerandole non provate e prive di fondamento.
L'attacco globale del virus dell'estorsione nel giugno dello scorso anno ha colpito i sistemi IT di aziende in diversi paesi, colpendo l'Ucraina in misura maggiore. Sono stati attaccati i computer delle aziende del petrolio, dell'energia, delle telecomunicazioni, delle aziende farmaceutiche e degli organi statali.
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