Ovviamente è spiacevole, ma c'era il rischio che questi passeggeri potessero andare incontro ad un destino più triste. Per gli ordigni inesplosi delle guerre passate, secondo le statistiche delle Nazioni Unite, muoiono all'anno fino a 20mila persone nel mondo.
"Souvenir della guerra lampo"
Nonostante la maggior parte delle vittime si conti nei Paesi che hanno subito di recente i conflitti, anche per i Paesi sviluppati il rischio è piuttosto grande.
Come emerso da una ricerca condotta nel 2015, solo nel Regno Unito possono esserci fino a 21mila bombe inesplose. Nello stesso anno vennero trovate 9 bombe a Londra.
Il database delle Nazioni Unite sugli ordigni inesplosi contiene 82 Paesi e territori per cui le bombe e le mine del passato sono diventate un pericolo mortale quotidiano per gli abitanti del posto.
Bombe a grappolo
Man mano che le città si allargano, talvolta semplicemente per una sfortunata coincidenza queste bombe cominciano ad essere scoperte.
Molto spesso avviene casualmente, perché è molto difficile determinare la zona in cui possono trovarsi, specialmente nei Paesi in cui non ci sono abbastanza personale o risorse per occuparsene professionalmente.
Tra il 1964 e il 1973 questo Paese del Sud-Est asiatico è stato duramente bombardato dagli Stati Uniti nell'ambito della campagna militare in Indocina.
Come risulta dagli archivi militari statunitensi, all'epoca nel Laos erano state sganciate 2 milioni di tonnellate di ordigni esplosivi, tra cui 270 milioni di piccole granate caricate come bombe a grappolo.
Secondo le statistiche delle organizzazioni internazionali, 80 milioni di queste piccole bombe non sono esplose.
A quarant'anni dalla fine del conflitto, le bombe inesplose continuano a rendere invalidi e uccidere persone: secondo un'inchiesta della Ong Mines Advisory Group, tra il 1974 e il 2008, circa 40mila persone, mediamente 300 al giorno, hanno sofferto o sono morte per questi ordigni.
Nel 40% dei casi le vittime erano bambini, che a volte inciampavano letteralmente nelle granate.
Perdita di terra e cibo
Circa il 50% del PIL del Laos proviene dall'agricoltura, pertanto la situazione è più critica: i contadini sono costretti a lavorare con la terra. Dato che in tutte le province del Laos ci sono più o meno ordigni inesplosi, è come se gli agricoltori giocassero regolarmente alla "roulette russa".
Lo stesso problema esiste in Angola.
Come risulta da una valutazione del Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti datata nel 2015, l'Angola "aveva le risorse per diventare il produttore agricolo leader nel continente africano".
Vaste aree di terreno adatte all'agricoltura oggi sono considerate non sicure. Da un Paese indipendente che autoproduceva quasi tutti i tipi di grano, l'Angola è diventato un importatore di prodotti agricoli e cibo.
Le città europee non hanno problemi di questo tipo, ma anch'esse affrontano le conseguenze dei conflitti militari.
Il 31 agosto 2017 in Germania c'è stata la più grande evacuazione del Dopoguerra: in una cava a Francoforte è stata trovata una bomba britannica del peso di 1.800 chili.
Sono state evacuate oltre 70mila persone in un'area di 1,5 kmq.
Due giorni prima, bombe inesplose sono state trovate in un'altra città della Germania, a Coblenza. Dopo che sono state scoperte durante i lavori di costruzione, più di 20mila cittadini sono stati costretti ad essere evacuati.
Con gli anni che passano è più pericoloso
Secondo le autorità della Germania e le ricerche topografiche militari, circa 2mila tonnellate di sostanze esplosive vengono trovate nei terreni tedeschi ogni anno.
Durante l'attacco della Germania contro la Gran Bretagna nella Seconda Guerra Mondiale, 74mila tonnellate di bombe vennero sganciate, tuttavia la risposta degli Alleati fu molto più dura.
Secondo le stime dell'americano Smithsonian Institution, metà delle 2,7 milioni di bombe che le forze alleate hanno sganciato sull'Europa hanno raggiunto la Germania, ma circa il 10% non è scoppiato.Nel corso degli anni gli ordigni inesplosi possono diventare ancora più pericolosi, perché le reazioni meccaniche e chimiche che si verificano al loro interno li rendono meno stabili e più imprevedibili: a partire dal 2000 per le esplosioni accidentali 11 artificieri sono morti in Germania. Tre di loro hanno perso la vita per l'esplosione di un ordigno in una via di Gottinga. Gli artificieri non avevano nemmeno toccato la bomba dal peso di una tonnellata.
"Alcune di loro potrebbero esplodere spontaneamente", afferma il professore di chimica tedesco Wolfgang Spyra.
In Francia e in Belgio gli scavi di oggetti pericolosi risalenti alla Seconda Guerra Mondiale sono diventati una tradizione a parte, soprannominata "raccolto di ferro". Gli agricoltori arano la terra e cercano bombe inesplose, schegge e proiettili.
Secondo il governo francese, dal 1946 più di 600 artificieri hanno perso la vita durante le operazioni di sminamento nel Paese.
In Belgio esiste ancora un sistema di risarcimento per i danni provocati dagli ordigni inesplosi. Negli ultimi anni sono stati versati 140mila euro per i danni ai macchinari agricoli causati da queste varie "rarità".
Pokemon mortali
Un'eredità mortale nei Balcani è stata lasciata dalle guerre civili degli anni '90 che hanno devastato l'ex Jugoslavia.
La Bosnia è nota per essere "il Paese più minato in Europa". Nel suo territorio, secondo la Croce Rossa, si trovano almeno 80mila ordigni inesplosi, principalmente mine.
Quando la popolarità del gioco Pokemon Go è cresciuta repentinamente nel 2016, le organizzazioni umanitarie erano preoccupate che i cacciatori dei Pokémon potessero finire nelle zone minate.
Secondo le statistiche, dalla fine della guerra nel 1995, oltre 1.500 persone sono rimaste uccise o ferite per le bombe inesplose in Bosnia.
Nel 2017 la Colombia ha ratificato l'accordo di pace con i guerriglieri comunisti delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC), che ha messo fine alla guerra durata oltre 50 anni che ha provocato 220mila vittime.
Tuttavia il problema dello sminamento è ancora aperto nel Paese: a partire dagli anni '90 sono rimasti uccisi o feriti oltre 11mila colombiani saltati in aria sulle mine. Questa cifra è la più grande nel mondo inferiore solo all'Afghanistan.
Nonostante tutti gli sforzi, 507 delle 1120 città del Paese sudamericano corrono rischi per la presenza di mine.
Dopo più di trant'anni di guerra, iniziata nel 1979, l'Afghanistan è letteralmente disseminato di mine.
Per lo sminamento del Paese dell'Asia centrale la comunità internazionale è al lavoro dal 1988. Tuttavia, secondo le stime di una delle organizzazioni partecipanti, l'Ong Halo Trust, in Afghanistan ci sono ancora 570 kmq di aree minate.
Secondo dati recenti, dal 1979 al 2015 si sono verificati oltre 23.500 incidenti in Afghanistan per gli ordigni inesplosi trovati.
Cliccando sul bottone "Pubblica", conferisce il proprio pieno consenso all'utilizzo dei dati del proprio account Facebook perchè le venga data la possibilità di commentare le notizie sul nostro sito mediante l'utilizzo di questo account. Può consultare nel dettaglio le modalità di utilizzo dei dati nella sezione Informativa sull’utilizzo dei dati personali.
Può ritirare il proprio consenso cancellando tutti i commenti che ha scritto.
Tutti i commenti
Mostra nuovi commenti (0)
In risposta (Mostra commentoNascondi commento)