Lo scrive il portale specializzato Task and Puprose, che osserva che la gestione del ministero della Difesa USA per test e diagnosi delle armi nella sua relazione ha indicato la precarietà delle catapulte elettromagnetiche di nuovo sviluppo, dell'impianto aereo e di risalita, di armi e radar.
Questi sistemi non sono di alta tecnologia, se il loro lavoro non viene testato, c'è il rischio che manchi la capacità della nave di eseguire le funzioni di base. In questo scenario, i giudici non la reputano idonea per l'esecuzione di missioni di combattimento, ad esempio, per partecipare alle operazioni anti-terrorismo.
"Questo potrebbe influire sulla capacità della portaerei di fornire la necessaria frequenza delle partenze degli aerei, renderà la nave vulnerabile e imporrà alcune restrizioni per le operazioni di routine. Debole o suscettibile nell'affidabilità, tra questi sottosistemi critici c'è la sfida più grande, la CVN-78" si legge nella conclusione gli esperti.
La nuova portaerei CVN-78 Gerald R. Ford è costata agli USA la cifra record di 12,9 miliardi di dollari. La nave è stata costituita nel 2009 ed è entrata nella flotta nel 2017.
Il Pentagono prevede di costruire da 10 a 12 portaerei del tipo Gerald R. Ford. Le prime navi dovrebbero entrare in servizio nel 2027.
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