"La realizzazione di questo piano significherebbe il tradimento dell'Ucraina, vittima dell'aggressione militare russa,… e sarebbe il simbolo del fallimento della politica estera della Germania", ha detto l'ambasciatore.
Egli ha osservato che la politica sanzionatoria nei confronti della Russia è sempre più rifiutata in Germania, riferendosi alle recenti dichiarazioni fatte dal primo ministro della Turingia, Bodo Ramelov, che ha paragonato le sanzioni ad un "cavallo morto, con il quale non si può andare da nessuna parte"; e di Rainer Haseloff, governatore della Sassonia-Anhalt, che le ha invece definite uno strumento inefficace. Inoltre, a favore di un graduale allentamento delle sanzioni si è espresso anche il ministro degli Esteri Zigmar Gabriel.
Anche le aziende tedesche si lamentanodelle sanzioni per le perdite di diversi miliardi di dollari che gli hanno causato. Melnik, però, non prende sul serio questi argomenti: secondo lui, nel 2017 le esportazioni dalla Germania alla Russia sono aumentate del 20,4%.
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