"Abbiamo fin dall'inizio fatto degli sforzi internazionali per ristabilire l'ordine in Libia, ordine distrutto dall'aggressione della NATO, una illegale violazione della risoluzione del Consiglio di Sicurezza, che si esponeva per il dialogo nazionale e il superamento di questa intollerabile situazione, quando la Libia si è evoluta in una zona grigia, dove sono arrivati i militanti del Sahel, è cominciato il contrabbando di armi, e in direzione opposta da sud a nord, in Europa, è arrivata un'ondata di migranti illegali, che ha creato enormi problemi per molti paesi europei, tra cui l'Italia" ha detto Lavrov dopo i colloqui con il ministro degli esteri italiano, Angelino Alfano.
Dopo la caduta e l'uccisione nel 2011 di Muammar Gheddafi, la Libia sta attraversando un periodo di crisi acuta. Nel paese ci sono due poteri: a est del paese, nella città di Tobruk si riunisce il parlamento eletto e a ovest nella capitale Tripoli agisce il governo di consenso nazionale, formato con il sostegno delle Nazioni Unite e dell'UE. Le autorità della parte orientale del paese agiscono indipendentemente da Tripoli e collaborano con l'esercito nazionale libico guidato dal maresciallo Kalif Haftar che conduce una guerra di lunga durata contro gli islamisti.
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