Ieri il presidente Trump ha minacciato di annullare l'aiuto finanziario americano a qualsiasi paese che voterà per la risoluzione delle Nazioni Unite che condanna la sua recente decisione di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele.
La pubblicazione ricorsa che è prevista per oggi la votazione della risoluzione presso l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
"Tutti questi paesi… ci prendono centinaia di milioni di dollari, anche miliardi di dollari, e poi votano contro di noi. Bene, stiamo seguendo questo voto. Lasciamo che votino contro di noi, sarà un bel risparmio", ha detto Trump.
La dichiarazione di Trump è stata preceduta da una lettera del Rappresentante permanente degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, Nikki Haley, ai membri delle Nazioni Unite. Secondo questa lettera, gli Stati Uniti prenderanno nota di coloro che sostengono la risoluzione.
Tuttavia, secondo la pubblicazione, non è chiaro come Trump intenda interrompere l'assistenza finanziaria ai principali alleati strategici americani in Medio Oriente. Inoltre alcuni di questi programmi (come il programma di aiuti egiziano) sono stati approvati dal Congresso.
L'Egitto — autore della risoluzione — ogni anno riceve dagli Stati Uniti circa 1,3 miliardi di dollari di aiuti militari. Un altro sostenitore del documento, lo Yemen, è in uno stato di guerra civile e riceve aiuti umanitari dagli USA. La risoluzione è appoggiata anche dalla Turchia che è partner degli USA nella NATO.
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