"Dopo anni di attento monitoraggio della minaccia da parte dell'esercito russo al confine orientale, l'Europa ha iniziato a realizzare i grandiosi sogni espansionistici di Vladimir Putin" scrive Bloomberg.
La "minaccia russa" è stata l'argomento principale in una recente riunione dei ministri della difesa della NATO a Bruxelles. Diverse proposte sono state avanzate in occasione di questi negoziati: in primo luogo, il ripristino del Comando Atlantico della NATO e, in secondo luogo, la creazione di un nuovo ufficio logistico. Queste due iniziative, secondo l'agenzia, sono ragionevoli.
Tuttavia, alla riunione è stata presentata anche un'altra proposta: la creazione di un'organizzazione separata della NATO, la Cooperazione strategica permanente (PESCO), che comprenderà i membri dell'UE. Un tale organismo, crede Bloomberg, semplicemente duplicherà la struttura di comando del blocco, o concorrerà direttamente con esso.
La NATO è sempre più preoccupata per le "provocazioni della flotta russa" sul cosiddetto confine Faroe-Islanda, l'area tra Groenlandia, Islanda e Gran Bretagna.
L'importanza di questa aerea strategica è dovuta al fatto che le navi americane dovranno attraversarla in caso di guerra in Europa. Inoltre, è attraverso questo "collo di bottiglia" che la flotta nordica russa dovrebbe passare se ha bisogno di andare verso l'Atlantico o il Mediterraneo.
La flotta di sottomarini russi in rapida crescita pattuglia attivamente questo settore. Inoltre, ad ottobre 2016, due sottomarini nucleari hanno segretamente superato questa linea per sostenere il contingente russo in Siria.
Sebbene guerra su larga scala con la Russia è improbabile, la regione è vulnerabile a vari atti di "sabotaggio", che svolge un ruolo di primo piano nel nuovo stile di guerra ibrida di Mosca.
Il nuovo comando atlantico avrà più autorità operativa e avrà anche una maggiore indipendenza rispetto alla sede attuale del personale della Marina situata nel Regno Unito. Inoltre, avrà costantemente le sue forze navali sotto il suo comando.
La necessità di creare una nuova sede per la logistica è diventato evidente durante le esercitazioni estive di Sabre Guardian, durante le quali i soldati e i mezzi dovevano essere trasferiti dall'Europa occidentale all'Europa orientale. Il trasferimento è diventato una "commedia degli errori": il movimento dei convogli è stato ostacolato da ponti con una limitazione della capacità di carico, da leggi locali e burocrazia di confine.
Pertanto, il primo compito della nuova sede sarà quello di creare una "Schengen militare" che consentirà alle truppe di attraversare le frontiere senza ostacoli.
La natura pragmatica di queste due iniziative rappresenta un grave contrasto con l'idea di creare un corpo burocratico militare nell'UE. Secondo l'agenzia, è molto difficile immaginare che il PESCO svolgerà qualsiasi altro ruolo, se non quello di duplicare il sistema di comando esistente della NATO.
"Se il Pesco avrà il via libera, questa iniziativa non farà altro che esercitare pressioni non necessarie sulla NATO. E sai a chi tornerà utile? A Vladimir Putin" riassume Bloomberg.
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