"Secondo le stime delle aziende tedesche, la Germania ha perso a causa delle sanzioni più di 42 mila posti di lavoro. E alcune aziende sono fallite. Certo, le sanzioni danneggiano l'economia tedesca e ostacolano il miglioramento del benessere dei nostri cittadini, la vendita di prodotti di alta qualità nei mercati esteri è sempre stata alla base dell'economia tedesca" ha detto il deputato, che ha sottolineato che il partito Alternativa per la Germania intende avviare iniziative per la rimozione delle sanzioni e risolvere la questione della Crimea, che lui ritiene territorio russo.
"Secondo la maggior parte degli avvocati occidentali, l'adesione della Crimea alla Russia è contraria al diritto internazionale. Credo che sia una questione controversa. Perché, ad esempio, l'Occidente non ha ritenuto la secessione del Kosovo una violazione della sovranità territoriale della Serbia. Alla base del ragionamento degli avvocati c'è la politica. La Crimea fa parte della Russia, questo non cambierà. E' evidente che gli abitanti della Crimea gravitano verso la Russia, piuttosto che verso l'Ucraina. E per regolarizzare i rapporti con la Russia, si deve accettare il fatto che la Crimea sia territorio russo e ci batteremo per farlo" ha sottolineato il deputato tedesco.
In Germania il 24 settembre ci sono state le elezioni al Bundestag. Il partito di destra Alternativa per la Germania per la prima volta è entrato in Parlamento con il 12,6% dei voti, diventando la terza forza politica del paese.
La Crimea è diventata russa a marzo 2014 con un referendum, in cui il 96,77% degli elettori della repubblica di Crimea e il 95,6% degli abitanti di Sebastopoli hanno votato per entrare a far parte della Russia. Le autorità della Crimea hanno tenuto un referendum dopo il colpo di stato in Ucraina nel mese di febbraio 2014. Kiev ritiene la Crimea territorio temporaneamente occupato, la Russia ha ripetutamente affermato che gli abitanti della Crimea, in piena conformità con il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni Unite, hanno votato per la riunificazione con la Russia. Secondo il presidente russo, la questione della Crimea "è chiusa definitivamente".
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