Il cittadino tunisino, arrestato numerose volte per spaccio, è sospettato di aver preso parte a delle azioni militari in Siria nel 2013 nell'ISIS.
Alla fine di agosto l'uomo è stato rintracciato a Perugia dopo che era appena ritornato dalla Tunisia. Sul suo telefono sono stati trovati delle registrazioni audio con la predicazione di un funzionario religioso egiziano che, tra le altre cose, incitava alla jihad contro gli ebrei e i paesi occidentali.
I due marocchini, uno di 25 e l'altro di 26 anni, avevano la stessa cerchia di contatti e attraverso Facebook erano in contatto con connazionali che combattevano in Siria in una unità guidata da un estremista di origini italiane Moncef El-Mhayara, che ad aprile è stato condannato in contumacia a otto anni di reclusione per terrorismo internazionale.
All'inizio di questa settimana l'Italia ha rispedito in patria una donna egiziana che pianificava di organizzare un attentato nel paese. Dall'inizio del 2017 le autorità italiane hanno espulso 96 stranieri che rappresentavano una minaccia per il paese.
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