Le Università inglesi di Oxford e Cambridge hanno investito decine di milioni di sterline in fondi offshore. Lo rivela la stampa britannica rilanciando le evidenze contenute nei Paradise Papers sugli investimenti nei paradisi fiscali.
Entrambe le Università hanno investito nelle aziende registrate nelle Isole Cayman, fondo Coller International Partners V. La replica non si è fatta attendere.
L'ateneo di Cambridge ha sottolineato come le università siano classificate come istituzioni caritatevoli e per questo motivo "non alcuna tassa da pagare".
Oxford sottolinea che le aziende offshore siano state "abitualmente utilizzate per gli investimenti".
Il database Paradise Papers comprende 13,4 milioni di documenti riguardanti figure di primario rilievo a livello mondiale, tra cui la stessa Corte di Elisabetta II.
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