Il palazzo Berg, sede oggi dell'ambasciata italiana a Mosca, è stato costruito alla fine del XIX secolo. Si tratta di uno dei primi edifici a Mosca ad essere dotato della corrente elettrica.
Nel 1918 l'edificio ospita l'ambasciata dell'Impero tedesco. Successivamente è stato sede del comitato esecutivo centrale del Comintern. Nel 1924 il palazzo è stato consegnato alla missione diplomatica italiana a Mosca.
Ragaglini, alla presentazione del libro dedicato al restauro di palazzo di Berg, ha raccontato che quando arrivò a Mosca per iniziare il suo incarico, si rese subito conto che il palazzo necessitava di lavori di ristrutturazione. Egli ha spiegato che sono stati ristrutturati pavimenti, soffitti, alcuni elementi di arredo, così come porte e finestre.

"Come è noto l'edificio è di proprietà della Federazione Russa, quindi è stato necessario ottenere un finanziamento per svolgere quei lavori che abbiamo ritenuto necessari… L'uomo che ha realizzato le nostre idee è Alisher Usmanov, che è stato anche l'unico sponsor di tutto il lavoro", ha detto Ragaglini.
L'ambasciatore ha sottolineato che i lavori di restauro non sono stati facili perché si sono dovuti svolgere senza interferire con il funzionamento quotidiano di una missione diplomatica.
"Grazie al lavoro titanico di Ambasciatore Ragaglini la superficie di lavoro dell'ambasciata è aumentata di 200 metri quadrati, anche se i suoi confini rimangono gli stessi", ha osservato Alfano.
Il ministro ha anche ringraziato l'ambasciatore per il suo lavoro come diplomatico.
"A conclusione della sua carriera diplomatica, voglio ringraziare l'ambasciatore Ragaglini soprattutto per l'eccellente servizio diplomatico svolto per il bene dell'Italia", ha concluso Alfano.
Ragalini è stato nominato ambasciatore d'Italia in Russia a settembre 2013. In precedenza è stato ambasciatore in Canada, Iran, India ed è stato anche Rappresentante Permanente d'Italia presso le Nazioni Unite. La sua missione diplomatica a Mosca si concluderà ufficialmente tra tre settimane.
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