"Fino a poco fa non vedevamo nessun investimento russo in Macedonia. Però visto che l'Europa non mantiene le sue promesse di far diventare i Balcani una parte dell'Unione Europea questo è come un'appello da parte dell'UE di venire e prendersi questo posto", ha sottolineato Ivanov.
Il presidente della Maedonia ha raccontato che l'Europa ancora non ha mandato gli investimenti per la creazione del corridoio che colleghi il Mar Nero e l'Adriatico. Invece Bruxelles si è concentrata sul corridoio che collega la Grecia con la Serbia.
"Ci siamo ritrovati nella situazione di dover usare i soldi cinesi per costruire un corridoio europeo attraverso il territorio della Macedonia. È paradossale", ha aggiunto Ivanov.
La crescita dell'influenza di Russia, Cina e Turchia nei Balcani occidentali preoccupa seriamente l'Europa. A giugno questo tema è stato trattato durante il summit dei leader europei. Allora i funzionari britannici hanno notato che l'intervento russo negli affari della Macedonia può impedire la virata del paese verso "il settore euroatlantico".
La Macedonia cerca da tanto tempo di entrare nell'UE e la NATO, ma finora la Grecia ha bloccato le trattative per la remota disputa sul diritto dell'ex-repubblica jugoslava di usare lo stesso nome di una delle regioni greche. Secondo Ivanov, per colpa della Grecia la Macedonia si trova "in un limbo geopolitico".
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