I ricercatori hanno scoperto che i primi organismi pluricellulari possedevano un efficace sistema di lotta contro il cancro. Il suo elemento principale si basava su un RNA interferente, che "espelleva" qualsiasi gene bersaglio. Durante l'evoluzione il sistema immunitario dei mammiferi ha perso una funzione simile, ma in laboratorio è stata possibile un'attivazione "forzata".
Gli esperimenti su topi hanno mostrato che la distribuzione di un gran numero di "molecole killer" con l'aiuto di nanoparticelle blocca lo sviluppo delle cellule tumorali e priva le vie di alimentazione, provocando la recessione del tessuto tumorale. Inoltre questo RNA non provoca gravi danni alle cellule sane. I ricercatori sottolineano in particolare che il cancro ha dimostrato una resistenza nulla a questo tipo di terapia.
"I nostri risultati sono legati al meccanismo naturale di spegnimento delle cellule. Speriamo che i suoi effetti siano validi per molti tipi di cancro," — ha riferito ai giornalisti Marcus Peter,uno degli autori dello studio.
Lo scienziato ha tuttavia osservato che lo studio dell'RNA interferente non è ancora completo.
Cliccando sul bottone "Pubblica", conferisce il proprio pieno consenso all'utilizzo dei dati del proprio account Facebook perchè le venga data la possibilità di commentare le notizie sul nostro sito mediante l'utilizzo di questo account. Può consultare nel dettaglio le modalità di utilizzo dei dati nella sezione Informativa sull’utilizzo dei dati personali.
Può ritirare il proprio consenso cancellando tutti i commenti che ha scritto.
Tutti i commenti
Mostra nuovi commenti (0)
In risposta (Mostra commentoNascondi commento)