Lo ha detto il rappresentante russo permanente presso l'UE Vladimir Chizhov, parlando al forum economico euroasiatico.
"Dove, se non a Verona, patria di Montecchi e Capuleti, speculare sui destini della coesistenza di due famiglie del continente eurasiatico, entrambe degne di rispetto: l'Unione economica dell'Eurasia e dell'Unione Europea" ha dichiarato. "Il loro futuro, come scrisse Shakespeare, sarà diviso da un "abisso di terribile profondità", o si riuscirà a trovare una via di dialogo e di reciproca fiducia? Finora questa collaborazione è stata ostacolata dalla mancanza di volontà politica, dalla mancanza di competenza e problemi di altro genere" ha detto Chizhov.Secondo il rappresentante, dalla creazione nel 2010 dell'unione doganale delle euro-strutture, è prevalso lo scetticismo e il mancato riconoscimento della stessa integrazione euroasiatica.
"A Bruxelles e in Occidente in generale il progetto è stato percepito con il segno meno davanti, come il nuovo tentativo del Cremlino di rafforzare e ampliare la sua influenza politica areale. Qualcuno ha attribuito a Mosca anche fantasmagorici piani di recupero dell'URSS in base a piani neoimperiali. Il tempo e la pratica hanno dimostrato quanto queste valutazioni siano state errate" ha detto il diplomatico.
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