Il grande campo profughi di Rukban sorge nella zona di "sicurezza" vicino alla base americana, praticamente nel deserto. Secondo alcune stime, oggi ospita più di 60.000 donne e bambini provenienti da Raqqa e Deir-ez-Zor.
Secondo Konashenkov, gli americani non consentono ai convogli umanitari di entrarvi "né dal governo siriano, né dalla Giordania né dall'ONU e da altre organizzazioni internazionali".
"Vorrei ricordare che tali barriere protettive, ad eccezione degli americani, sono utilizzate in Siria solo da coloro che sono venuti a combattere lì: i terroristi", ha affermato il portavoce.
Come notato da Konashenkov, il confine siriano-giordano vicino alla base di El Tanfa si è trasformato in un "buco nero" di cento chilometri.
"Da lì partono attacchi sovversivi-terroristici dell'ISIS contro le truppe siriane e civili", ha aggiunto Konashenkov.
Egli ha sottolineato che in sei mesi d'esistenza della base militare di El Tanf, non si sa circa alcuna operazione degli americani contro i militanti dello Stato islamico. Allo stesso tempo, Washington ha giustificato la sua esistenza proprio dalla necessità di combattere i terroristi.
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