"Si tratta di un'indagine straordinaria che solleva interrogativi sulla correttezza delle elezioni negli Stati Uniti. Dopo un'intensa analisi delle norme giuridiche e delle politiche della società, abbiamo deciso che, se condivideremo con il Congresso i dati sulla pubblicità che abbiamo trovato… aiuteremo le autorità a completare il lavoro di vitale importanza sulla valutazione di quello che è accaduto nelle elezioni del 2016", ha detto Schrage.
Secondo Schrage, questi dati non saranno resi pubblici, in quanto vietato dalla legge federale.
Secondo il vicepresidente di Facebook, l'azienda non sapeva nulla del presunto legame della pubblicità acquisita durante la campagna elettorale americana con la Russia.
Il numero uno di Facebook Mark Zuckerberg ha dichiarato di aver dato l'ordine di trasferire i dati sulla pubblicità al Congresso. Allo stesso tempo ha auspicato che dopo la fine dell'inchiesta il governo pubblicherà i risultati del loro lavoro investigativo.
Zuckerberg ha inoltre dichiarato che il social network ha analizzato il contenuto della pubblicità durante la campagna elettorale tedesca e non è stato trovato niente relativo all'influenza dei bot russi.
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