Secondo Hrw, la 29enne ucraina è stata accusata di alto tradimento e i giudici del tribunale di Dnepropetrovsk avevano convalidato la custodia cautelare in carcere durante le indagini.
La donna era ritornata nella regione di Dnepropetrovsk dalla Russia per visitare suo figlio e la madre. E' stata arrestata il 15 agosto mentre saliva a bordo di un pullman per tornare a Mosca.
L'avvocato della donna ha raccontato agli attivisti dei diritti umani che dopo l'arresto è stata torturata e costretta a leggere una confessione davanti alle telecamere, in cui si dichiarava agente dell'FSB russo.
"Le autorità ucraine dovrebbero indagare immediatamente le circostanze dell'arresto illegittimo e la tortura" — il sito di Hrw riporta le parole di Hugh Williamson, direttore dell'organizzazione a difesa dei diritti umani in Europa e in Asia centrale, che allo stesso tempo ha osservato che in Ucraina i casi di tortura "restano impuniti".
Durante la conferenza stampa dello scorso 17 agosto, il direttore dei servizi segreti ucraini Vasiliy Gritsak aveva annunciato l'arresto di due concittadini: Daria Mastikasheva e Alexander Karatay. Secondo la SBU, sotto il comando dei servizi segreti russi avrebbero dovuto organizzare attacchi terroristici a Mosca e in altre città russe, la cui colpa sarebbe stata poi attribuita alle forze di sicurezza ucraine che operano nel Donbass.
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