Su radio Sputnik il giurista di diritto sportivo Sergey Alekseev ha rilevato che l'archiviazione dell'inchiesta può incentivare gli atleti russi ad avviare denunce per danni.
"Non ci sono state prove sufficienti per affermare che questi 95 atleti abbiano violato le norme antidoping", ha dichiarato il direttore generale della WADA Olivier Niggli.
Per essere stati citati nel dossier McLaren, molti atleti russi sono stati sospesi dalle gare, Olimpiadi e Paralimpiadi comprese.
Su Radio Sputnik il giurista sportivo e direttore del gruppo di legali sportivi dell'Associazione degli Avvocati della Russia Sergey Alexeev ha osservato che l'archiviazione dell'inchiesta da parte della WADA contro gli atleti russi dà loro motivo per recarsi in tribunale e chiedere risarcimenti.
"E' un ottimo evento dal punto di vista legale. Naturalmente nel lungo periodo questi atleti verranno assolti.
Ma purtroppo il vero motivo di questo attacco sul doping contro la Russia era non far gareggiare gli atleti russi in un determinato momento.
Detto in altri termini è una privazione di un vantaggio e un abuso di esclusione dalle competizioni. Sì, gli atleti verranno riabilitati nei loro diritti. Ma questo conto pagato dagli atleti per le conclusioni inadeguate, infondate e illegali di McLaren richiede ulteriori azioni legali per risarcire le perdite.
E' legalmente logico cercare di chiedere risarcimenti sia materiali che morali", ha dichiarato Sergey Alekseev.
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