Il massacro di massa con un veicolo non è una nuova strategia, ma una tattica sempre più applicata, sviluppata dalla macchina di propaganda dell'IS. Lo dice la giornalista britannica del The Independent Lizzie Dearden: "tutto questo è già successo a Nizza, Stoccolma, Londra, Parigi. I metodi di guerra contro i non musulmani nel mondo si evolvono. Ora nel cosiddetto Califfato hanno pubblicato altre istruzioni che considerano l'omicidio di non musulmani "halal", cioè valido, se applicato agli infedeli".
La giornalista richiama l'attenzione sugli esponenziali casi di attacchi terroristici e la sconfitta dell'ISIS nei territori in Iraq e in Siria: "giungere al Califfato, per l'inasprimento delle norme di sicurezza degli stati europei, è diventato impossibile, ma da lì verso l'Europa invece funziona".
"Uccidere, secondo i nuovi dettami dell'IS, ora si può anche in maniera frettolosa e chiunque: un giovane addetto al parco, un imprenditore, un tassista, un vecchio uomo in piedi in coda per un panino. Sacro dovere del musulmano ora è terrorizzare gli infedeli" scrive sull'Independent.
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