Nell'intervista Collomb ha raccontato: "È molto difficile confermare l'informazione sui francesi uccisi. Riquardo quelli che sono tornati sono 217 adulti e 54 minorenni".
A metà del 2016 il ministero dell'interno contava che il numero dei francesi con legami con la jihad in Siria e Iraq erano 1910 persone di cui da 600 a 700 persone erano presenti nelle zone delle operazioni militari. In un anno e mezzo sono tornati 217 adulti, di cui più del 20% sono donne, e 54 sono minorenni. "Molti francesi che hanno combattuto con l'Isis sono stati uccisi. In qualsiasi caso è quello che desiderava la maggior parte di loro", ritiene lo specialista di jihadismo Romain Caillet.
"I rimpatriati" sistematicamente sono sottoposi a procedimenti giuridici da parte del procuratore di Parigi e molti adesso sono agli arresti", ha detto Collomb.
Egli ha menzionato anche altre minaccie: "Si tratta di quelle persone che possono essere gestite dall'estero, per esempio, da Al Qaeda. O le persone che non hanno legami diretti con la Siria ma che hanno condotto attivamente la propaganda jihadista. Le persone psicologicamente instabili che possono passare all'azione…"
Secondo il ministro le persone incluse "nel database per la prevenzione della radicalizzazione del terrorismo" oggi sono circa 18.500.
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