In precedenza Ragaglini in una intervista con il Corriere della Sera ha definito l'annessione della Crimea alla Russia "una votazione per l'indipendenza" e ha criticato l'aiuto a Kiev da parte europea, ricorda la testata.
"Ragaglini ha sottolineato che "intanto la Crimea non era il primo Paese che votava per la sua indipendenza in Europa", dimenticandosi che la Crimea non è uno stato sovrano, ma una parte del territorio ucraino" si legge nella dichiarazione dell'ambasciatore ucraino in Italia Evgeny Perelygin.
Il diplomatico ucraino afferma che le parole di Ragaglini contraddicono la posizione del governo italiano, "vanno al di fuori della sua competenza" e danneggiano le relazioni tra Kiev e Roma. "Il Ministero deve risolvere questa situazione" ha richiesto Perelygin.
La Crimea si è unita alla Russia dopo un referendum tenutosi a marzo 2014, al quale il 96,77% degli elettori della repubblica di Crimea e il 95,6% degli abitanti di Sebastopoli hanno votato si all'unione con la Russia. L'Ucraina ritiene ancora la Crimea come suo territorio occupato temporaneamente.
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