La tensione tra India e Cina è sorta alla fine di giugno quando un gruppo di guardie di frontiera indiane hanno attraversato illegalmente il confine indo-cinese nelle regione dello stato del Sikkim. Secondo le autorità cinesi questo intralcia il lavoro delle guardie di frontiera cinesi nella regione di Dunlan, nella regione autonoma del Tibet. Dopo questo la Cina ha esortato diverse volte la Cina a ritirare i propri militari dal territorio cinese.
"Persino gli alti funzionari indiani hanno riconosciuto apertamente che non sono stati i militari cinesi a entrare nel territorio del paese, e con le loro parole l'India ha riconosciuto che loro stessi sono entrati in territorio cinese" ha detto Wang Yi a Bangkok dove si trova in visita.
Il Ministro degli esteri cinese ha sottolineato "che la soluzione al problema è molto semplice: è necessario che essi lascino il territorio della Cina".
Secondo i dati del Ministero degli esteri cinese, la frontiera sino-indiana nella regione dello stato del Sikkim è stata stipulata nel 1890 tra Cina e Gran Bretagna, e dopo la dichiarazione d'indipendenza dell'India il governo del paese ha diverse volte affermato in forma scritta che entrambe le parti riconoscono l'assenza di controversie e dispute territoriali nella regione dello stato del Sikkim.
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