A richiederla è stata la fazione "Europei uniti sinistra/Sinistra verde del Nord", il GUE/NGL, riferisce il giornale Izvestia.
Il GUE/NGL richiede a Bruxelles che si "condannino le attività che promuovono l'ideologia nazista", imponendo ai paesi baltici sanzioni economiche. Un membro del partito, vice presidente del comitato del Parlamento europeo per le relazioni con la Russia, Irzhi Mashtalka ha detto al giornale che una risoluzione adatta sarà presentata al Parlamento europeo in autunno.
"L'introduzione di sanzioni contro i Paesi Baltici da parte della Commissione europea è una misura adeguata, possono in questo modo essere privati dei fondi europei. Bruxelles ora chiude gli occhi sulla crescita del sentimento fascista in Europa. Questo vale non solo per i paesi Baltici, ma anche per l'Ucraina" ha detto.
Mashtalka ha sottolineato che per l'adozione di risoluzioni c'è bisogno di un supporto dei deputati di altri gruppi. Ma anche se l'iniziativa non sarà approvata, diventerà "un importante gesto politico".
"Perché a chi si rifiuta di prendere posizione, sarà necessario giustificare la propria, spiegare perché non vedono una minaccia nel nazismo" ha aggiunto.
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