Nella giornata di oggi i vigili del fuoco montenegrini sono stati impegnati nella lotta contro diversi focolai. I vigili del fuoco e le unità di crisi del Montenegro per loro stessa ammissione non dispongono di uomini e mezzi sufficienti per affrontare l'emergenza incendi che ha colpito il Paese.
"Alla prima prova è andata in fumo la storia delle autorità secondo cui il Montenegro sarebbe stato un membro con pari diritti a Bruxelles, la NATO ha lasciato nell'emergenza un alleato, un Paese membro a pieno titolo", — si legge nel comunicato del partito.
Il movimento d'opposizione sottolinea che dall'inizio dei roghi "non si è visto in cielo nessun aereo della NATO" e nessun militare per aiutare i cittadini a salvare le vite e le proprietà dei cittadini.
"Ovviamente gli unici aerei della NATO che ha visto il Montenegro sono quelli che hanno bombardato il nostro popolo nel 1999", — ha sottolineato il Fronte Democratico.
In precedenza il ministro della Difesa del Montenegro Predrag Boskovic aveva detto che il suo Paese avrebbe partecipato a tutte le operazioni della NATO, anche nell'autoproclamata Repubblica del Kosovo. Secondo il ministro, tutto ciò che la repubblica può offrite alla NATO in questo momento sono 1.950 soldati e 450mila euro come canone annuale.
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