Il rappresentante permanente ha sottolineato che hanno influenzato i risultati delle riunioni di Astana e Amburgo, e anche le dichiarazioni dei leader dei paesi coinvolti nella soluzione del conflitto siriano. In particolare, "c'è stata una correzione della posizione del comitato per i negoziati dell'opposizione siriana".
"L'opposizione, nel corso di questi negoziati, non ha mai parlato di necessità di dimissioni del presidente siriano Bashar al-Assad e del governo legittimo siriano. Infine, giudicando a loro modo, anche l'opposizione radicale e i loro sponsor hanno capito che c'è bisogno di pace in Siria, e di negoziare una riforma politica per normalizzare la situazione nel paese" ha detto il rappresentante.
"Lo scopo dell'opposizione si è trasformato. Ora non parlano di rovesciare il legittimo governo siriano, guidato da Bashar al Assad, ma del raggiungimento di un accordo con lui su una riforma politica" ha concluso.
Uno degli svantaggi di Ginevra7, ha detto il rappresentante, è che nella delegazione rimangono ancora membri che continuano a insistere sulle dimissioni di Assad, e che vogliono anche eliminare il fondamentale principio di laicità dello stato siriano.
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