Secondo lei entrambi si comportano come "maschi alfa". Allo stesso tempo, il comportamento di Putin dimostrava una certa insicurezza, tradita dal fatto che evitava di guardare negli occhi il suo interlocutore.
La Sibillo ha notato che poco prima dell'inizio ufficiale dell'incontro Trump ha stretto la mano a Putin tenendogli il gomito e dandogli una pacca sulle spalle. Questo dimostra una mancanza di sicurezza anche da parte del presidente americano, che in questo modo ha cercato di dominare la situazione. L'esperta si è concentrata anche sulla postura dei due presidenti nel corso del colloquio. Putin stava seduto con le braccia appoggiate ai braccioli della poltrona per compensare la differenza di corporatura con il suo interlocutore, mentre Trump ha assunto una postura da "macho", sporgendosi in avanti e tenendo gli avambracci sulle ginocchia.
Durante la conversazione, le mani conserte del presidente degli Stati Uniti dimostravano erano indice di tranquillità. Al contrario Putin strofinava ripetutamente le dita lasciando trasparire un certo nervosismo.
La Sibillo ha anche notato che a differenza di Trump, Putin non guardava negli occhi il suo interlocutore preferendo fissare il pavimento.
"Si ha la sensazione che lui non volesse essere lì o forse era nervoso, perché pensava fosse inutile star li e non vedeva l'ora di andarsene", conclude l'esperta.
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