Fino a poco tempo fa Kiev esportava diversi milioni di munizioni di vario calibro all'estero in Malesia, in India e nei paesi dell'Africa.
"Bisogna osservare che il Ministro della difesa ha rimesso i piedi per terra nel momento in cui ha notato le carenze di proiettili da 7,62, le munizioni da cecchino 12,7mm e per le mitragliatrici Dshk e NSBT, munizioni di grosso calibro dai 23mm ai 152mm per i pezzi di artiglieria, e razzi e granate per lanciagranate di vario tipo" si legge nel messaggio.
L'articolo sottolinea che al giorno d'oggi l'Ucraina non ha la possibilità di produrre esplosivi, cartucce, polvere da sparo, proiettili e detonatori. Dopo l'inizio dei combattimenti in Donbass, la fabbrica chimica di Donetsk "Petrov" è finita nei territori non controllati da Kiev. Dunque L'Ucraina adesso non è più in grado di produrre munizioni di grossi e medi calibri, bombe aeronautiche e i componenti per i razzi d'artiglieria.
L'autore osserva che c'era già l'iniziativa di lanciare tale produzione presso le strutture di difesa nazionali nei primi mesi del 2015 su ordine dell'allora Premier Arseny Yatsenyuk. Secondo gli esperti, per questo progetto ci sono voluti tra i 20 ei 25 milioni di dollari.
Cliccando sul bottone "Pubblica", conferisce il proprio pieno consenso all'utilizzo dei dati del proprio account Facebook perchè le venga data la possibilità di commentare le notizie sul nostro sito mediante l'utilizzo di questo account. Può consultare nel dettaglio le modalità di utilizzo dei dati nella sezione Informativa sull’utilizzo dei dati personali.
Può ritirare il proprio consenso cancellando tutti i commenti che ha scritto.
Tutti i commenti
Mostra nuovi commenti (0)
In risposta (Mostra commentoNascondi commento)