Zubkov ha definito il progetto del gasdotto "Nord Stream 2" fondamentale per Russia e Europa.
"Proprio quando il progetto è già ad un buon punto di realizzazione, quando le prospezioni principali sono state già fatte e sono stati già posizionati 1000km di tubi, ovviamente iniziano le solite insinuazioni sull'inasprimento delle sanzioni antirusse nel settore energetico" ha dichiarato alla riunione del consiglio d'affari austro-russo in occasione del decimo anniversario della sua creazione.
Zubkov è convinto che queste sanzioni siano motivate dagli interessi economici USA, sospinti dalle lobby energetiche americane in Europa.
Ha ricordato che il Ministero degli esteri tedesco Sigmar Gabriel e il cancelliere dell'Austria Christian Kern hanno criticato la decisione dell'inasprimento delle sanzioni, sostenuti da Angela Merkel.
"Essi ritengono inaccettabile che le sanzioni americane contro la Russia serrino l'economia europea e che di fatto puniscano compagnie locali, infatti l'austriaca OMV finirebbe sotto il tiro delle sanzioni. Riteniamo che non sia corretto che l'Europa, l'Austria e la Germania sostengano questo progetto" ha detto Zubkov.
Il capo del consiglio dei direttori della Gazprom ha sottolineato inoltre che nessuno dei partner del gruppo "Nord Stream 2" ha dichiarato l'uscita dal progetto dopo la notizia dell'inasprimento delle sanzioni.
"Al contrario tutti partner sono positivi sulla realizzazione dei lavori, ed essi procedono normalmente" ha aggiunto Zubkov.
Inoltre il progetto prevede che il capo del governo possa adottare misure nei confronti delle compagnie che intendono investire più di cinque milioni di dollari in un anno o un milione in una volta nella costruzione dei gasdotti russi, e anche contro quelle che vogliono fornire loro servizi o informazioni di supporto.
È stato dedicato in intero punto sull'intenzione degli Stati Uniti di "contrastare la costruzione del gasdotto "Nord Stream 2".
L'addetto stampa del Presidente Dmitry Peskov ha detto che le ambizioni di Washington di imporre delle nuove misure anti-russe potrebbe tradursi in un nuovo picco di sanzioni. Le nuove sanzioni hanno provocato malcontento in UE. Il cancelliere austriaco Christian Kern e il Ministro degli esteri tedesco vedono nel decreto legge una minaccia al settore energetico europeo
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