Il documento copre il periodo dal 16 febbraio al 15 maggio 2017. In questo intervallo i funzionari delle Nazioni Unite hanno registrato 36 vittime e 157 feriti tra i civili. Questo dato segna +48% rispetto al precedente periodo di riferimento a partire dalla metà di novembre 2016 a metà febbraio di quest'anno.
Gli autori del rapporto hanno inoltre rilevato il proseguimento delle violazioni dei diritti umani da parte di Kiev.
E' stata in particolare oggetto di critiche la prassi di registrazione obbligatoria dei cittadini residenti nel Donbass nelle parti centrali del Paese come sfollati interni. Senza questa registrazione, più di 400mila cittadini ucraini sono stati privati delle loro pensioni e diritti sociali, indicano i funzionari dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani. Il rapporto raccomanda di abolire questa procedura.
Suscita una reazione negativa ai difensori dei diritti umani dell'ONU l'esistenza di una linea di demarcazione che "tutti i giorni limita il diritto alla libertà di movimento."
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