Come indicato nell'annuncio, la regione comprende i porti militari e commerciali di Giappone, Corea del Sud, Taiwan e la costa russa del Pacifico. Il bando è stato annunciato dal dipartimento logistico delle forze navali americane (Naval Supply Systems Command).
Secondo i documenti, l'obiettivo è "fornire prodotti e servizi di qualità nel rispetto dei tempi per le navi che approdano nei porti", così come "controllare i costi e le prestazioni."
La legge federale russa "Sulle acque marine interne" permette alle navi da guerra straniere di entrare nei porti russi solo con il previo consenso del governo, ha commentato per RT l'esperto militare e direttore commerciale della rivista "Arsenale della Patria" Alexey Leonkov.
"E' possibile se ad esempio la Russia si impegnerà a mettere a disposizione un deposito per i servizi logistici. Senza il consenso di Mosca questa iniziativa degli Stati Uniti può essere considerata come una grave interferenza nella sovranità e avrà tutte le conseguenze che ne derivano", — ha osservato l'esperto.
Ai primi di maggio il Congresso degli Stati Uniti aveva approvato una legge per rafforzare le sanzioni contro la Corea del Nord, che tra le altre cose prevede il controllo degli Stati Uniti di 3 porti russi nella costa del Pacifico: Nakhodka, Vladivostok e Vanino.
Il presidente della commissione Esteri del Consiglio della Federazione Konstantin Kosachev aveva dichiarato che l'attuazione del piano prevede una soluzione di forza paragonabile ad una dichiarazione di guerra.
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