Martedì la coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti ha condotto dei raid contro le forze governative siriane ad al-Tanf nel sud del Paese. Un bombardamento simile era stato condotto da Washington nello stesso distretto il 18 maggio sostenendo una presunta minaccia da parte delle forze siriane nei confronti della coalizione.
"Il sangue dei figli siriani, dell'esercito siriano arabo e dei loro alleati non è stato versato invano, noi possiamo colpire le posizioni USA in Siria nel momento in cui sarà necessario, data la presenza di missili e diverse installazioni militari" si legge nel testo della dichiarazione dello Stato Maggiore.
Il quartier generale ha definito l'azione degli Stati Uniti una "vile aggressione" e la prova "dell'ipocrisia degli Stati Uniti nella lotta contro il terrorismo". L'assenza di una risposta contro i raid al momento è stata spiegata dal quartier generale come autocontrollo, ma è stato sottolineato che ci sarà una reazione se gli Stati Uniti oltrepasseranno la "linea rossa".
Cliccando sul bottone "Pubblica", conferisce il proprio pieno consenso all'utilizzo dei dati del proprio account Facebook perchè le venga data la possibilità di commentare le notizie sul nostro sito mediante l'utilizzo di questo account. Può consultare nel dettaglio le modalità di utilizzo dei dati nella sezione Informativa sull’utilizzo dei dati personali.
Può ritirare il proprio consenso cancellando tutti i commenti che ha scritto.
Tutti i commenti
Mostra nuovi commenti (0)
In risposta (Mostra commentoNascondi commento)