Il segretario generale del governo giapponese Yoshihide Suga ha riferito che il missile lanciato dalla costa orientale nordcoreana è caduto nella zona economica esclusiva del Giappone.
I militari di Giappone e Corea del Sud ritengono che il missile testato sia a medio raggio.
Non si sono fatte attendere le reazioni di Corea del Sud e Giappone all'ennesimo lancio missilistico di Pyongyang, per inciso il terzo in due settimane.
Il premier giapponese Shinzo Abe ha convocato una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza nazionale ed ha promesso che "con gli Stati Uniti verranno prese misure concrete per dissuadere la Corea del Nord."
Il ministro degli Esteri giapponese Fumio Kishida ha dichiarato ai giornalisti che Tokyo ha già avviato i contatto con Stati Uniti e Corea del Sud nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Ha aggiunto che la situazione relativa alla Corea del Nord verrà discussa con il membro del Consiglio di Stato della Cina responsabile di politica estera Yang Jiechi, arrivato oggi nella capitale giapponese per una visita.
Il ministero degli Esteri sudcoreano ha condannato il lancio, definendolo una "palese violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite" ed ha promesso di adottare "misure dure" contro Pyongyang.
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