La nota organizzazione si riferisce ai risultati declassificati di Washington di un controllo del settembre 2016. Secondo i documenti, il Pentagono "non dispone di dati precisi e recenti sul numero di unità e sulla posizione di "un gran numero di equipaggiamenti che dovevano essere a disposizione dell'esercito iracheno e dei peshmerga curdi.
In particolare non si sa dove si trovino al momento decine di migliaia di fucili d'assalto dal valore complessivo di circa 28 milioni di dollari, così come centinaia di munizioni di mortaio e fuoristrada Humvee.
"Si tratta di un'informazione particolarmente triste, tenendo conto delle notizie che da tempo parlano di armi americane che finiscono tra i gruppi armati in Iraq, compreso il sedicente "Stato Islamico",
— ha dichiarato l'esperto di Amnesty International nel campo del controllo degli armamenti Patrick Wilcken.
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