L'organizzazione lo afferma in una dichiarazione pubblicata sul sito del dipartimento ucraino. Il divieto di uso di simbologia associata al partito comunista e al passato sovietico è "una violazione del diritto della libertà di espressione" e la detenzione di manifestanti pacifici "un passo nella limitazione della libertà di parola e di riunione pacifica voluto dalle autorità ucraine", sottolineano i difensori dei diritti umani.
Amnesty International ha chiesto di liberare i manifestanti arrestati e tenere un'indagine "efficace e imparziale" sui casi di violenza durante le manifestazioni del 9 maggio.
Alla Giornata della Vittoria hanno partecipato circa 600mila ucraini. Le azioni svoltesi sono state dettate da condizioni di provocazione da parte dei radicali ucraini e per il divieto ufficiale di simboli della Vittoria, come i nastri e la bandiera della Vittoria. Durante gli scontri sono state arrestate più di 50 persone. Alcuni agenti di polizia sono rimasti feriti.
Cliccando sul bottone "Pubblica", conferisce il proprio pieno consenso all'utilizzo dei dati del proprio account Facebook perchè le venga data la possibilità di commentare le notizie sul nostro sito mediante l'utilizzo di questo account. Può consultare nel dettaglio le modalità di utilizzo dei dati nella sezione Informativa sull’utilizzo dei dati personali.
Può ritirare il proprio consenso cancellando tutti i commenti che ha scritto.
Tutti i commenti
Mostra nuovi commenti (0)
In risposta (Mostra commentoNascondi commento)