In precedenza la procura della Crimea nominata da Kiev aveva aperto un procedimento penale contro Booking.com per l'utilizzo di beni altrui e prenotazione di alberghi in Crimea. La procura ha richiesto anche che sul sito della compagnia fosse indicato che la Crimea è parte del territorio ucraino.
"Oggi la compagnia Booking.com ha comunicato alla procura ucraina per la Crimea che l'informazione è stata corretta. Adesso sul sito, vicino a qualsiasi immobile presente sulla penisola verrà indicato che si trova in territorio ucraino", si legge nella nota.
Tuttavia sul sito, nella sezione di scelta degli hotel in Crimea, oltre all'informazione del centro abitato non viene indicato lo Stato di appartenenza, né Ucraina e né Russia: si limita ad indicare la Crimea come posizione geografica.
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