Alla fine di marzo l'estrazione era stata sospesa a causa del blocco del giacimento da parte di gruppi armati. Lunedì scorso i media hanno riferito che l'estrazione era stata ripristinata dopo che le autorità avevano convinto i gruppi armati a rimuovere il blocco.
Domenica ha smesso di funzionare l'oleodotto che trasporta "l'oro nero" dal giacimento di Sharara verso una raffineria di petrolio nella città di Ez zauia, hanno riferito all'agenzia due fonti. Il motivo dell'interruzione del funzionamento dell'oleodotto non è specificato. Un portavoce della compagnia petrolifera nazionale Libica, la NOC, non ha commentato il fatto all'agenzia. Il giacimento di Sharara produce 200 mila barili di petrolio al giorno, scrive l'agenzia, riferendosi ai dati della NOC del 4 aprile. Il volume totale di produzione in Libia, prima della sospensione, raggiungeva la quota di circa 700 mila barili al giorno.
Della produzione del giacimento di Sharara si occupa la NOC e un consorzio di aziende che comprende la spagnola Repsol, la francese Total, la norvegese Statoil e l'austriaca OMV, scrive il giornale. La sua possibile produzione massima è di 330 mila barili al giorno.
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