"Il problema non è la cittadinanza dei terroristi. Voi sapete che i terroristi guardano a tutto il mondo come un unico territorio e dunque non significa che il pericolo in Europa possa arrivare solo dagli estremisti europei. È vero che il terrorista europeo è pericoloso perché sa orientarsi bene sul posto, ma può anche tornare da altri posti e portare con se terroristi da altri paesi… per organizzare attentati. Dunque quando si parla del numero di terroristi in Siria, se ne parla in termini di centinaia di migliaia… 100mila come minimo. Ovviamente questi arrivano, vanno via e muoiono nelle battaglie" ha detto il presidente rispondendo alla domanda se ci siano in Siria terroristi dei paesi balcanici.
Assad ha osservato che la parte siriana non può disporre di informazioni precise dei terroristi in entrata e in uscita nel proprio territorio, perché la frontiera comune è controllata solo dalla Turchia, e dunque essa stessa favorisce l'entrata dei guerriglieri in Siria fornendogli i mezzi necessari.
Il conflitto armato in Siria si protrae da marzo 2011. Secondo le informazioni dell'ONU sono morte 220mila persone. La Russia dal 30 settembre 2015 su invito del presidente Bashar al-Assad ha iniziato a condurre dei raid aerei contro i terroristi in Siria. Damasco grazie al supporto russo è riuscita a capovolgere la situazione e apassare all'offensiva nelle zone chiave.
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