«Vorrei sottolineare che oltre alle sanzioni sempre più severe previste da tutte le risoluzioni delle Nazioni Unite sulla Corea del Nord, si sono pure create le condizioni per la ripresa dei colloqui a sei sulla de-escalation della situazione e per garantire la stabilità della penisola. È dovere di tutti i Paesi applicare le sanzioni e allo stesso tempo riprendere i negoziati», ha detto Wang.
Il ministro ha notato che la situazione attuale nella penisola coreana è il diretto risultato della sospensione dei colloqui ‘a sei', hanno cessato di esistere quando i mezzi per il dialogo diplomatico e politico. Wang ha spiegato che l'essenza delle tensioni coreane risiede nel contrasto tra Washington e Pyongyang, e la Cina sta dando un «enorme contributo» per la ricerca di una soluzione al problema e garantire le condizioni per un dialogo tra USA e Corea del Nord. Pechino — ha continuato il ministro — si manterrà in stretto contatto con Washington su questo tema, vista l'intesa già esistente sulla denuclearizzazione della penisola coreana e la necessità di risolvere il problema per via diplomatica.
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