In un'intervista alla BBC il vice comandante delle forze congiunte della NATO in Europa, il generale britannico Adrian Bradshaw, ha esortato l'alleanza ad intensificare l'opposizione contro gli attacchi informatici, la propaganda e la mobilitazione politica del Cremlino.
L'Occidente ha bisogno di sviluppare una "grande strategia" per contrastare la minaccia russa. Dopo tutto, secondo Bradshaw, il comportamento aggressivo della Russia in campo internazionale serve al presidente Vladimir Putin "per difendere il proprio potere."
La risposta alla cosiddetta "guerra ibrida" dovrebbe essere una "deterrenza ibrida", ritiene il generale. Come esempio cita le sanzioni economiche contro la Russia, che, a suo parere, sono stati efficaci. Il generale sostiene inoltre che alla popolazione russofona degli Stati Baltici dovrebbero essere garantite fonti di informazione alternative ai media russi.
La probabilità di un confronto militare tra la Russia e la NATO sono basse, giudica Bradshaw.
Allo stesso tempo, "resta una piccola probabilità di guerra, in quanto le conseguenze di uno scontro sarebbero disastrose, ma occorre affrontare i problemi", perché la Russia è pronta a sfruttare "tutte le leve" per raggiungere i suoi obiettivi.
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