La pubblicazione sostiene che il calo della produzione provocherà imprevedibili fluttuazioni del tasso di cambio grivnia ucraina e la riduzione dell'afflusso di investimenti. Secondo Rostislav Shurma, direttore generale di "Zaporizhstal", uno dei principali produttori siderurgici ucraini, se il blocco non sarà immediatamente rimosso nelle prossime due o tre settimane entreranno in crisi tutto il settore energetico e quello dell'industria pesante."
Il blocco delle forniture di carbone e di altre materie prime fondamentali provocherà l'interruzione del funzionamento di diverse centrali elettriche. Seguirà un blackout di vaste proporzioni. "Senza luce e riscaldamento tutto il paese si fermerà", crede Shurma.
L'Ucraina avrà quindi due possibilità, continua Shurma: aspettare per tre mesi l'arrivo del carbone dal Sud Africa o importarlo dalla Russia.
Secondo gli esperti, inoltre, il blocco porterà la perdita delle entrate in valuta estera, il calo dell'occupazione, del gettito fiscale e, infine potrebbe innescare il crollo di tutta l'economia.
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