In precedenza il capo dell'amministrazione militare e civile di Donetsk controllata da Kiev Pavel Zhebrivskij ha affermato che se il governo ucraino sbarrerà la linea di demarcazione del Donbass, le miniere presenti nel territorio in mano ai separatisti chiuderanno per sempre.
"La chiusura delle miniere in questi territori porterà, anzitutto, ad una catastrofe ambientale, in quanto non sarà più pompata l'acqua nel territorio ucraino", ha detto Nasalik durante una seduta del consiglio dei ministri.
Alla fine di gennaio, il blocco dei collegamenti ferroviari con il Donbass imposti da Kiev avevano portato all'interruzione delle forniture di carbone, in quanto le principali miniere del paese si trovano nei territori in mano dei separatisti. Di conseguenza, le autorità ucraine sono state costrette ad introdurre misure di emergenza nel settore energetico al fine di risparmiare risorse.
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