«Di per sé, l'allentamento delle sanzioni e la loro successiva cancellazione, se è chiaro che ci sono le condizioni e i criteri precisi, rafforzerà la fiducia degli investitori verso i titoli russi…galvanizzerà lo sviluppo economico interno, in primo luogo, sulla base della crescita della fiducia degli operatori economici verso la politica dello stato», ha detto l'economista.
Secondo Maslennikov, il contrubuto delle restrizioni economiche americane è equivalenti allo 0,6-0,8% del PIL, ma l'effetto della loro eliminazione o l'attenuazione non sarà istantaneo e i primi effetti inizieranno a vedersi dopo un anno circa.
«Il costo delle sanzioni insieme al petrolio si aggira intorno a circa lo 0,6-0,8% del PIL. Bisogna capire che tale contributo non è immediato, ma richiederà circa un anno e forse ancora di più. Per cui influirebbe positivamente sul tasso di crescita economica russa, ma, molto probabilmente, nel corso del 2018, se la cancellazione o la mitigazione avvenisse nel 2017», ha spiegato.
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