"La sopravvivenza delle più antiche civiltà dipendeva da un fattore cruciale: l'accesso all'acqua. Studiare come gestivano ed utilizzavano le risorse idriche aiuta a capire come l'umanità si adatta alle nuove situazioni, e il motivo per cui così tante persone continuano a mantenere un'economia di sussistenza, anche se non era necessario", — afferma Cameron Petrie dall'Università di Cambridge (Regno Unito).
Dopo aver analizzato i dati ed i reperti raccolti nel corso di questi scavi e aver studiato le informazioni sul clima del subcontinente indiano, i ricercatori hanno notato una cosa in caratteristica comune di tutte le città e le comunità della civiltà Harappa: erano situate in zone climatiche in cui le stagioni delle piogge si sovrapponevano in estate e inverno.
Per questo motivo, secondo i ricercatori, riuscivano a superare la siccità periodiche dal momento che il cattivo raccolto estivo poteva essere colmato da un buon raccolto delle culture invernali.
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