"Si può dire che il 2016 sia stato l'anno in cui i terroristi dell'IS sono stati distrutti… abbiamo liberato da loro 15 mila chilometri quadrati, circa un centinaio di villaggi" ha detto Redur Xelil all'agenzia di stampa Firat. Secondo lui, il prossimo anno le forze curde continueranno l'offensiva contro la città siriana di Raqqa. "Il 2017 sarà un anno di scontri feroci. Ma questo sarà l'anno in cui i militanti dell'IS saranno definitivamente cacciati dalla nostra terra" ha promesso.
Raqqa, la Capitale dell'IS, si trova nel nord della Siria, a 160 km a est di Aleppo, sulle rive del fiume Eufrate. La città è stata invasa dall'IS nel 2013. Alla fine di ottobre di quest'anno, il Primo ministro della Turchia Binali Yildirim ha detto che la Turchia è pronta a dare sostegno per l'operazione di liberazione di Raqqa solo a condizione di non partecipazione delle forze di autodifesa curde.
Le autorità turche credono che il più grande partito curdo in Siria, il PDS, l'Unione Democratica, sia un'organizzazione terroristica, vicina al PKK, vietato in Turchia. Le "Unità di autodifesa", YPG e le "unità di difesa delle Donne", YPJ, sono per l'Unione Democratica e proteggono le aree curde dai terroristi, in particolare dall'IS.
La Turchia, inoltre, considera lo YPG un gruppo terrorista.
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