L'autore dell'articolo è convinto che l'impatto distruttivo della politica estera USA nelle relazioni internazionali è giunto al termine. Il nuovo presidente è "abbastanza vissuto, per ricordare le lezioni diplomatiche impartite da Kissinger". È stata una diplomazia dura e violenta, ma, probabilmente, è riuscita a salvare il mondo dal disastro nucleare" dice il giornalista.
Prima di tutto Donald Trump dovrà rivolgersi al mondo arabo dove "a causa della tumultuosa diplomazia dell'amministrazione Obama adesso regna il caos totale". Il candidato ideale per testare la capacità diplomatica del neoeletto presidente, secondo l'autore, è la Libia dove "dopo cinque anni di caos totale rischia di diventare una nuova Siria".
Proprio questo paese potrebbe diventare la base per una nuova collaborazione tra la Russia e gli Stati Uniti sostiene il giornalista.
Per concludere delle trattative con successo tra la dirigenza americana e russa ci vorrà ancora del tempo, tuttavia il primo passo sulla strada della piena collaborazione tra le due superpotenze sarà un segnale positivo al mondo ritiene il giornalista.
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